Molti sono i siti e i blog che mettono in guardia dall’utilizzo di zucchero bianco, detto anche raffinato, chiamandolo proprio “veleno”. Una parte di medici e nutrizionisti condanna quello che diventa il prodotto finale di una lavorazione industriale che utilizza sostanze chimiche tossiche per il nostro organismo e che elimina gli elementi nutritivi sani. E non si tratta solo dello zucchero che noi mettiamo nel caffè o nei dolci, ma soprattutto di quello che non vediamo ma che è contenuto nella gran parte dei cibi confezionati. Per questo motivo viene suggerito il consumo di prodotti alternativi come il miele, il malto di riso o d’orzo, il succo d’agave, etc. in modo da limitare il più possibile l’utilizzo dello zucchero senza però dover rinunciare del tutto al sapore dolce.
Chi invece contesta questo tipo di informazione sostiene che la lavorazione dello zucchero non sia affatto dannosa per il nostro corpo e che il valore nutritivo dello zucchero di canna grezzo sia lo stesso di quello raffinato bianco e che le sostanze utilizzate nei processi industriali le ritroviamo in altri alimenti che invece non vengono considerati “velenosi”.
Quello che mette d’accordo tutti è la quantità di zucchero consumata nei regimi alimentari moderni, soprattutto nei paesi occidentali, che risulta decisamente superiore a quella necessaria al nostro organismo. Meno zucchero nei dolci fatti in casa, meno bevande zuccherine, meno caramelle per i più piccoli sono i consigli di base che accomunano entrambe le parti.