La coltivazione del riso
Il riso è un tipo di cereale noto fin dalla notte dei tempi. In ogni cultura, infatti, il riso ha un ruolo fondamentale e ne esistono di diverse tipologie con chicchi grossi e piccoli, allungati o anche di colorazioni nere. A base dall’alimentazioni dell’umanità ci sono i cereali, quindi anche il riso che è coltivato in ogni parte del mondo. Anche in Italia la tradizione del riso ha una storia millenaria e oggi si coltivano moltissime varietà, come il riso carnaroli classico integrale.
Il riso integrale
Il riso carnaroli classico integrale è una variante del riso carnaroli, perciò l’aspetto del chicco è lo stesso, cioè un po’ allungata. Al gusto il riso carnaroli integrale può ricordare quello della frutta secca, in particolar modo la nocciola.
I valori nutrizionali
Il riso carnaroli classico integrale è un tipo di riso che ha dei valori nutrizionali migliori rispetto al classico riso bianco, perché viene lavorato meno. Questa minore lavorazione e raffinatura del chicco lascia intatti alcuni nutrienti che invece nel riso carnaroli classico vanno persi. Ecco che il contenuto in fibre è maggiore che aiuta la digestione e la salute dell’intestino. Anche il contenuto calorico è molto minore del riso carnaroli classico e quindi quello integrale può essere consumato tranquillamente anche da chi è a dieta. Non c’è alcuna traccia di sale, quindi è indicato anche per chi soffre di ipertensione.
In cucina: i suoi usi
Molte sono le ricette che si possono realizzare con il riso carnaroli integrale. Si possono cucinare dei risotti allo stesso modo in cui si cucina il riso carnaroli classico. Gli abbinamenti possibili sono molti: ideali sono le verdure e anche il pesce. Una ricetta davvero molto gustosa è quella con porri e gamberi che vanno puliti e uniti al riso solo gli ultimi dieci minuti, perché cuociono in fretta. Essendoci il pesce, è meglio evitare la mantecatura con i latticini.